Raramente capita di trovarmi tra le mani un album proghouse che mi eccita dalla prima alla dodicesima traccia, cupo, introspettivo, a tratti angosciante, niente banalismi o toni fuori posto, questo lavoro di Tom Glass, talento della Hope recordings capitanata dal grande Nick warren, ha espresso il significato più intenso della proghouse odierna capace di far viaggiare la mente stando seduti sulla sedia. Niiente trucchi e niente inganni, niente elementi di richiamoi per le grandi masse, ma tante atmosfere intense, melodie oniriche accennate e groove tanto quanto basta.
mercoledì 9 marzo 2011
Tom Glass: Simple stories for complicated peoples
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